Gli attuali bisogni dei bambini
Roberto Carlo Russo
Per affrontare il tema dei bisogni dell’infanzia è necessaria una analisi della situazione infantile attuale. Il notevole apporto di nuovi stimoli e della loro frequente variabilità (cartoni animati con tecnologie avveniristiche, giochi con funzioni complesse, precoci proposte di libri per apprendere, stimoli precoci alla rappresentazione grafica e pittorica, stimoli pubblicitari, eccesso e spesso indiscriminato uso televisivo, cellulari, video giochi e computer) ha determinato una più rapida evoluzione delle competenze intellettive e di interessi sempre più proiettati verso età future, creando difficoltà di confronto con i modelli familiari e sociali di stimolo evolutivo ed educativo non adeguati alle nuove repentine modifiche. L’interesse e l’alta motivazione per la pluralità dei nuovi e incalzanti stimoli, trova un terreno favorevole nella disponibilità organizzativa e funzionale del sistema nervoso del bambino che possiede grande desiderio di novità, rapida evoluzione degli interessi, notevole sviluppo delle competenze. I genitori, per i loro acquisiti modelli di comportamento, si trovano in difficoltà di adattamento alle nuove richieste, spesso non riescono a impostare una scelta adeguata, a volte subiscono, a volte rispondono in modo repressivo.
Possono essere riconosciuti fattori sociali e fattori familiari che hanno effetti di scompenso evolutivo con potenziali effetti psicopatologici.
Fattori sociali di scompenso evolutivo
Presenza di etnie diverse
- tipi di usanze e costumi
- tipi di culture
- tipi di fedi religiose
Comunicazioni
- pluralità di lingue
- linguaggi dei messaggi tramite cellulari
- linguaggi internet
- linguaggi particolari di specifici gruppi
- linguaggio pubblicitario
- carente capacità comunicativa tra generazioni
Rapide modifiche tecnologiche
- in tutti i campi
Pluralità di modelli sociali
- nei cicli scolastici
- nei ceti sociali
- in ambiti lavorativi
- in ambiti religiosi
- in ambiti gruppali o associativi vari
- in gruppi spontanei
Condizioni economiche
- floride con alto potere d’acquisto
- medie con contenuto potere d’acquisto
- carenti con molto limitato potere d’acquisto
Attività ludiche
- giochi con alta tecnologia
- video giochi
- game boy
- play station
- computer
- perdita dei vecchi giochi (nascondino, mosca cieca, bandiera, guardia e ladri, soldatini, gioco del mondo, lippa, biglie, ecc…
- Attività motoria limitata o goverata da figure specifiche (istruttori, allenatori, educatori)
Fattori familiari di scompenso evolutivo
Impegno lavorativo dei genitori
(attualmente predominante)
- minore presenza dei modelli più significativi
- atteggiamenti reattivi e oppositivi al bambino
- atteggiamenti di continue richieste o di ritiro affettivo
- stanchezza dei genitori con facile intolleranze
Compensi alle carenze
- frequenza eccessiva di regali
- eccesso di accondiscendenza alle richieste
- carenza di regole
- scarso stimolo all’autonomia
- favorito l’uso della TV, dei video giochi, del computer
Carenza di tempo per il gioco libero con gli amici
- scuola a tempo pieno
- predominio delle organizzazioni sportive e religiose
- marcata carenza dei vecchi cortili
- giornate completamente organizzate con cadenze definite
Presenza di modelli sostitutivi
- confronto con modelli diversi e loro uso utilitaristico
- potenziali conflitti diretti o indiretti tra i diversi modelli
- difficoltà d’identificazione del modello a cui riferirsi
Prevalenza dell’importanza delle competenze cognitive
- eccesso di valorizzazioni cognitive rispetto all’affettività
- carenza educativa in rapporto al variare delle situazioni
Prevalenza del virtuale rispetto alla sperimentazione concreta
- facile fuga nel fantastico
- permanenza e potenziamento dell’onnipotenza
- carente capacità d’adattamento nei rapporti sociali
Tali fattori portano frequentemente nei primi anni a indurre comportamenti emotivo-affettivi infantili rispetto all’età, sostenuti spesso da una base insicura per un attaccamento disturbato (Bolwby, 1969-1973-1980-1988) che può manifestarsi con atteggiamenti evitanti, ambivalenti, disorganizzati nella Infant Strange Situation (Ainsworth, 1978) e relativi riflessi nell’adulto con stati della mente di tipo distanziante, preoccupato, disorganizzato (Hess, 1996-1999). Tante ricerche hanno confermato l’importanza nei primi anni di vita dell’effetto disturbante lo sviluppo dovuto a fattori sociali e di riflesso familiari, possiamo nominare Cramer, Fonzi, Fraiberg, Greespan, Kalmanson, Palacio Espasa, Stern, Trevarthen e tanti altri ancora.
Il rapido sviluppo intellettivo e il relativo potenziamento degli adulti, si deve rapportare con una carenza di confronto-scontro pratico con i coetanei e successiva ricerca di compromesso socializzante che viene reso più difficile da iperprotezionismi, carenza di regole, scarsi stimoli all’autonomia, assenza di partecipazione a mansioni familiari. Nel confronto con i modelli sociali il bambino incontra e si confronta con una pluralità di modelli, con compagni di diverse culture, usi, costumi e religioni. Tali situazioni se da una parte arricchiscono di nuove esperienze, dall’altra inducono insicurezze e disorientamenti che aumentano il divario tra il Sé e le precedenti generazioni, intese come modelli familiari e sociali che a loro volta possono essere tra loro in contradizione sia per gli stimoli evolutivi che per il comportamento.
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