Adolescente

La neuropsichiatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi del neurosviluppo e della psicopatologia nella fascia di età 0-18 anni.

In età adolescenziale può manifestarsi una sintomatologia, che negli anni dell’infanzia era misconosciuta o emergere un nuovo disturbo in un’epoca di cambiamento in cui l’adolescente può essere più esposto al rischio.

L’anamnesi accurata relativa alla storia del ragazzo e della famiglia, sia passata che presente, eventuali cambiamenti di abitudini, la socializzazione, il ritiro, l’apatia, l’uso di alcol e droghe, la dipendenza da tecnologia, le relazioni con pari e con l’altro sesso sono tutti elementi fondamentali per comprendere la crisi in atto.

L’esame clinico, in particolare il colloquio, chiariscono quanto il ragazzo è in grado di mantenere un adeguato contatto con la realtà o se presenta manifestazioni più serie.

Per chiarire l’eziopatogenesi del disturbo può essere utile somministrare alcuni test e se necessario richiedere degli accertamenti clinico-strumentali di approfondimento.

L’intervento che si propone considera sempre il sistema adolescente-famiglia-scuola-società, visione che permette di intraprendere un percorso che tenga conto di tutte le componenti del sistema stesso, sia come luogo di crisi, ma anche luogo dove consolidare o creare nuove risorse di guarigione.

Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché l’adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia al diritto allo studio con interventi individualizzati.

La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.

In questi ultimi anni, è cresciuta l’attenzione e la formazione ai disturbi di apprendimento e quindi si è sviluppata una maggiore sensibilità al tema da parte della scuola e della famiglia; può succedere pertanto di diagnosticare per la prima volta un disturbo di apprendimento in età adolescenziale, soprattutto se di lieve entità e quindi misconosciuto in precedenza.

Questo ritardo diagnostico può determinare nel ragazzo in vissuto di inadeguatezza, di inferiorità rispetto ai pari, di disistima con condotte di ritiro, abbandono scolastico o di scarso controllo degli impulsi.

La qualità delle relazioni familiari e sociali ne possono risentire con ricadute non solo in ambito scolastico.

I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in ragazzi che hanno un livello cognitivo nella norma. 

L’adolescente può essere aiutato a trovare strategie di apprendimento che gli possano garantire una miglior efficacia nella gestione dello studio, nello sviluppo e di conseguenza una miglior autostima e autonomia.

 La valutazione psicodiagnostica utilizza come strumenti l’anamnesi, i colloqui clinici, l’eventuale somministrazione di test.

Quando lavoriamo con gli adolescenti, in un’età in cui le trasformazioni sono in continuo cambiamento, può essere necessario iniziare subito un percorso psicoterapeutico per alleviare lo stato di malessere, comprendere le dinamiche sottostanti al disagio e, solo successivamente effettuare una diagnosi precisa.

Il percorso di sostegno psicologico fornisce all’adolescente uno spazio di ascolto e la costruzione di una relazione di fiducia per capire ed elaborare il disagio sperimentato. La comprensione delle potenti trasformazioni che caratterizzano il momento evolutivo del ragazzo e il lavoro di consapevolezza su se stesso, sul suo specifico funzionamento emotivo, mentale e relazionale nei differenti contesti di vita, facilitano l’individuazione di strategie comportamentali e comunicative maggiormente efficaci e funzionali al benessere.

Nel percorso sono coinvolti i genitori, se necessario la scuola o altre agenzie di cura, in accordo con l’adolescente.

L’adolescente può aver bisogno di intraprendere un percorso psicoterapico quando il disagio importante che sta vivendo può aver radici profonde o possono essere sopraggiunti fattori traumatici che richiedono un cambiamento più strutturale.

Con l’adolescente è importante cercare di stabilire da subito l’alleanza terapeutica, egli può negare la sofferenza, l’abuso di sostanze, il discontrollo o non essere motivato a venire.

Il terapeuta deve trovare la giusta distanza tra sé e l’adolescente, senza dimenticare mai che la rigidità non è la strada migliore da intraprendere, ma le continue scorciatoie, salti, imprevisti, strade impervie dove l’adolescente sembra portarti è in realtà la strada tortuosa che sta attraversando con grande sofferenza e che il terapeuta deve guidare con una co-costruzione nella relazione.

In alcuni casi, quando gli adolescenti presentano disturbi simili tra loro o problematiche legate al periodo evolutivo che stanno vivendo, può essere utile un intervento di gruppo che potenzi il cambiamento fungendo da rispecchiamento tra sé e l’altro, oltre ad essere di per sé un acceleratore dei processi trasformativi individuali e gruppali.