Familiando: gruppo ludico-ricreativo
Rivolto: gruppo di genitori e figli di età 2-18 anni, diviso per fascia di età
Durata: 5 incontri
Familiando si propone di offrire alle famiglie un’occasione di incontro ludico-creativa che valorizzi la qualità della relazione fra genitori e figli e promuova il confronto con altri nuclei familiari.
L’intento è di creare uno spazio e un tempo altro da quello quotidiano che permetta ai genitori di vivere il proprio rapporto con i figli in modo giocoso, ponendo l’accento sull’importanza di salvaguardare la qualità del tempo condiviso all’interno della famiglia. Nella vita di tutti i giorni infatti è spesso difficile per un genitore trovare dei momenti in cui sperimentare con i figli la creatività e mettersi in gioco per scoprire l’aspetto ludico della relazione con i propri bambini.
La finalità dell’attività è quella di creare un momento divertente in cui l’adulto possa:
- sperimentare nuove forme di relazione con i propri figli
- osservare le diverse modalità di funzionamento della produzione creativa
- risvegliare l’immaginazione e la capacità di giocare dei genitori
- fornire ai genitori stimoli, tecniche e attività riutilizzabili nella vita quotidiana con i propri figli
La metodologia di intervento prevede l’utilizzo di tecniche laboratoriali quali il gioco teatrale, la manipolazione di materiali e l’espressione corporea. Si forniranno inoltre ai genitori spunti di riflessione di carattere pedagogico che possano fungere da stimolo di approfondimento.
I laboratori verranno realizzati in forma di workshop, così che ogni famiglia possa decidere se partecipare a un solo incontro o a un intero percorso.
Si prevede di realizzare percorsi suddivisi per fasce d’età:
- famiglie con bambini appartenenti alla fascia 2-5 anni, in cui verranno approfondite tematiche relative all’infanzia: il significato del gioco, l’acquisizione di autonomia, il valore dei no
- famiglie con bambini appartenenti alla fascia 6-11 anni, in cui si approfondiscono gli argomenti attinenti la gestione del tempo, la relazione con i fratelli, la gestione delle emozioni
- famiglie con figli appartenenti alla fascia 12-18 anni, in cui le proposte di lavoro verteranno su temi pertinenti la famiglia con un adolescente: la percezione del corpo che cambia, la richiesta di nuove autonomie, la comunicazione intra-famigliare
Incontro genitore bambino
Rivolto: genitore e bambino 0-2 anni
Durata: 8 incontri, individuali o di gruppo
Un tempo, quando la nascita di un bambino era condivisa all’interno di famiglie allargate o in contesti sociali dove gli scambi con altri genitori erano la quotidianità, era più facile e più naturale avere un sostegno, un aiuto, un consiglio o un confronto condiviso.
Oggi la nascita di un figlio avviene spesso all’interno di una relazione di coppia chiusa socialmente: lontananza da casa, migrazione, mancanza dei familiari più stretti e di una rete amicale. La trasformazione sociale e tecnologica porta a creare nei neo genitori dubbi e incertezze sui “primi passi” da prendere nell’educazione del proprio figlio.
Lo spazio Incontro genitore bambino fornisce un percorso rivolto alle mamme o ai papà e ai loro bambini per sostenerli nella relazione, nelle attività di gioco e nello sviluppo psicomotorio adeguato alla specifica fase evolutiva. Gli incontri favoriscono anche la condivisione e il confronto tra i genitori, attraverso l’accompagnamento di un esperto si affrontano i temi cruciali del periodo perinatale: il sonno, l’allattamento, lo svezzamento, le regole, i tempi e i ritmi della giornata. Vengono inoltre condivise riflessioni sulle scelte educative, sui diversi stati emotivi che si muovono nella crescita di un figlio.
Learn MoreEMDR Psicoterapia del trauma
Il trauma psichico rappresenta una condizione relativamente frequente nelle esperienze umane, facendo riferimento con esso ad esperienze di rottura della continuità nel senso di sicurezza e integrità personale e di prevedibilità dell’esistenza, quali incidenti, lutti, gravi malattie, eventi relazionali sfavorevoli.
L’evento traumatico tende a lasciare una traccia che porta a rivivere il senso di allarme, di ansia, di paura vissuto a causa del trauma, anche a distanza di molto tempo.
Nel bambino l’EMDR interviene nel disturbo post-traumatico da stress e modifica in tempi abbastanza rapidi il disagio importante che diversamente tende a reiterarsi. L’EMDR (eyes movement desensitization and reprocessing) utilizza i movimenti oculari come tecnica per desensibilizzare il ricordo traumatico e fornisce una risoluzione adattativa dell’esperienza traumatica. Altre tecniche di focalizzazione
Learn MoreCENTRO CERTIFICATO DSA
Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
Learn MoreCosa (clinica)
CLINICA
Le Radici del Corpo offre un intervento multidisciplinare e integrato per accogliere le difficoltà emergenti del sistema famiglia e valutare la possibilità di una presa in carico che può essere rivolta al bambino o all’adolescente o al singolo adulto.
L’equipe multidisciplinare composta da psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri, logopedisti, psicomotricisti lavora per definire un intervento personalizzato individuando le criticità che hanno portato alla consultazione, ma soprattutto rafforzando i punti di forza e favorendo il potenziamento di nuove risorse e strategie relazionali più funzionali.
Il modello di lavoro che ci guida è di tipo bio-psico-sociale ed ha una visione eclettica della cura, che integra approcci psicoterapici differenti: dalla terapia psicodinamica alla sistemico-familiare, dalla gestaltica alla bioenergetica, dalla terapia dialettico-comportamentale (DBT) alla terapia basata sul trauma (EMDR).
Questa scelta parte dal presupposto che ogni persona è diversa e si può individuare insieme il trattamento più consono ai propri bisogni, valori e attese.
BOTTONE
BAMBINO
Crescere un figlio è un compito difficile, che negli ultimi trent’anni, attorno alla tradizionale idea di famiglia, si porta dietro cambiamenti della struttura sociale, della cultura educativa, nonché dei diversi modi di essere “famiglia” (genitori separati, famiglie monogenitoriali, famiglie allargate, famiglie con genitori dello stesso sesso, famiglie con genitori di diversa etnia).
All’interno di un sistema familiare, semplice o complesso che sia, spesso sono i figli a presentare le problematiche e a far emergere la richiesta di aiuto; altre volte i genitori sono consapevoli della complessità che stanno affrontando, ma non sanno come “sbrogliare la matassa” e la famiglia entra in un circolo vizioso disfunzionale
Le situazioni che le famiglie si trovano ad affrontare possono essere semplici, ma non per questo prive di momenti di criticità, come la nascita di un fratellino, l’inizio della scuola, lo stabilire delle regole educative, ma possono essere momenti più complessi come la separazione dei genitori, l’introduzione di un nuovo compagno/a, un lutto o altri eventi traumatici.
I bambini possono mostrare il disagio che stanno vivendo in diversi modi: disturbi del sonno, mal di pancia frequenti, comportamento irritabile, comportamenti regressivi, calo nel rendimento scolastico, problemi di relazione con i coetanei, isolamento
BOTTONCINO
Valutazione neuropsichiatrica infantile
La neuropsichiatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi del neurosviluppo e della psicopatologia nella fascia di età 0-18 anni.
L’anamnesi accurata permette di individuare patologie insorte in epoca pre-peri postnatale, di conoscere lo sviluppo del bambino o dell’adolescente, gli step evolutivi raggiunti o in ritardo, la presenza di eventi traumatici fisici o psichici, gli accudimenti parentali, l’attaccamento, le modalità relazionali familiari, lo stile educativo. Conoscere inoltre gli investimenti relativi alla scuola o le loro eventuali difficoltà, la socializzazione, il coinvolgimento e la motivazione o lo scarso interesse verso la vita, le caratteristiche personologiche, aiutano a comprendere ciò che ha determinato o aggravato la sintomatologia presente.
L’esame clinico permette di aggiungere elementi fondamentali per la diagnosi, così pure la somministrazione di test. A seconda dei casi può essere necessaria la richiesta di accertamenti clinico-strumentali per chiarire l’eziopatogenesi del disturbo.
L’intervento che si propone tiene sempre conto del sistema bambino/adolescente- famiglia-scuola- società, visione che permette di dare senso al processo di cura e ad estendere il benessere raggiunto in ogni luogo e momento della propria vita.
Principali disturbi che richiedono la consultazione:
- Patologie organiche di pertinenza neuropsichiatrica
- Disturbi dello spettro autistico
- Ritardo cognitivo
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Difficoltà di linguaggio
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi alimentari, difficoltà di svezzamento, selettività, scarso interesse verso il cibo
- Disturbi del sonno, pavour notturno
- Disturbi di regolazione
- Disturbi psicosomatici
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi dell’umore
- Attacchi di panico
- Problemi di autostima
- Disturbi da dipendenza da tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Disturbi di personalità
BOTTONCINO
Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
BOTTONCINO
Sostegno Scolastico
BOTTONCINO
Valutazione psicodiagnostica
BOTTONCINO
Psicoterapia del bambino
La terapia col bambino prevede la presa in carico del minore tenendo in considerazione anche gli aspetti genitoriali. A seconda della situazione clinica e delle caratteristiche individuali, si terranno sedute solo col bambino o/e con i genitori presenti. Il coinvolgimento dei genitori, anche con colloqui separati, è fondamentale in quanto il terreno familiare è il primo ambiente in cui il bambino impara a muoversi e a relazionarsi; le persone che se ne prendono cura, sono coloro che meglio lo conoscono e meglio possono modificare i comportamenti disfunzionali familiari. Per il benessere del bambino sarà importante anche la rete con la scuola, in quanto l’alunno passa molte ore della sua giornata in quell’ambiente, luogo di crescita non solo relativo agli apprendimenti, ma anche agli aspetti sociali, relazionali.
Il gioco, l’espressività grafica e motoria, la costruzione di storie, sono gli strumenti utili al bambino per comunicare emozioni e difficoltà al terapeuta. I genitori saranno sostenuti nel percorso di costruzioni di competenze più efficaci ad affrontare la crisi che stanno attraversando col figlio.
BOTTONCINO
Terapia mamma-bambino
BOTTONCINO
Psicoterapia di gruppo
L’intervento di gruppo può essere indicato con i bambini che presentano problematiche simili in quanto il lavoro gruppale funge da specchio acceleratore nella risoluzione della crisi; i comportamenti disfunzionali, il confronto con i pari, il desiderio di accettazione da parte del gruppo, il rispetto delle differenze individuali, sono tutti elementi intrinseci al gruppo che favoriscono il cambiamento e il miglioramento dello stato di benessere.
BOTTONCINO
EMDR psicoterapia del trauma
Il trauma psichico rappresenta una condizione relativamente frequente nelle esperienze umane, facendo riferimento con esso ad esperienze di rottura della continuità nel senso di sicurezza e integrità personale e di prevedibilità dell’esistenza, quali incidenti, lutti, gravi malattie, eventi relazionali sfavorevoli, fino a situazioni di trascuratezza, violenza e abusi subiti. Le ricerche degli ultimi quarant’anni e l’avanzamento delle neuroscienze hanno contribuito a mostrare come il trauma possa impattare sull’individuo anche a lungo termine dopo gli eventi, con conseguenze psicologiche, nei pensieri, nelle emozioni, ma anche fisiche, negli stati e nelle manifestazioni del corpo, che porta, anche inconsapevolmente, la memoria del trauma vissuto. Occuparsi del trauma in terapia significa innanzitutto favorire il riconoscimento di queste esperienze nella propria storia di vita, individuando le connessioni tra la sofferenza del presente e gli eventi del passato, che hanno lasciato delle tracce nei disturbi attuali (senso di allerta costante, pensieri e immagini intrusivi improvvisi e ricorrenti, sensazioni di un corpo sperimentato come “estraneo”, stati di anestesia emotiva, convinzioni negative sul sé e sul mondo…). La terapia prevede l’attivazione delle risorse personali, interne e relazionali, per sostenere il percorso di recupero, utilizzando anche approcci specialistici riconosciuti nel tempo come particolarmente efficaci per i disturbi post traumatici, quali l’EMDR (eyes movement desensitization and reprocessing) e alcune tecniche di focalizzazione corporea, rilassamento, mindfulness, per contribuire all’integrazione mente-corpo funzionale al recupero di una condizione di benessere e sicurezza.
BOTTONCINO
Psicomotricità
La psicomotricità considera la persona nella sua globalità psico-corporea, si rivolge ai bambini che presentano disordini dell’espressività psicomotoria, che comprendono disturbi motori, cognitivi e relazionali che possono avere sia origine organica che non organica.
Principali disturbi che prevedono l’intervento psicomotorio:
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria (impaccio, maldestrezze)
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi degli apprendimenti (disgrafia, discalculia)
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Disturbi di regolazione
- Disturbi dello spettro autistico
- Sindromi genetiche e metaboliche
- Ritardo intellettivo
La metodologia utilizza la mediazione corporea tramite il gioco, canale di comunicazione spontaneo per il bambino, ma non solo, nell’attività psicomotoria viene utilizzato l’agito del bambino e attraverso attività simboliche, grafiche, rappresentative e dell’immaginario, si instaura la relazione con lo psicomotricista per affrontare il disagio che ha portato l’attenzione dei genitori o degli insegnanti. L’obiettivo dell’intervento è quello di favorire l’evoluzione del bambino armonizzando tra loro le diverse competenze, favorendo un processo di autonomia che ne rispetti le caratteristiche personali e motivazionali e il suo adattamento al vivere sociale.
Tra lo sviluppo del bambino, le sue conoscenze e il vissuto delle sue esperienze, vi è una interdipendenza a tal punto che le difficoltà o il ritardo in un ambito determinano una conseguenziale influenza sull’altro; un danno neurologico può limitare le capacità motorie, cognitive e condizionare i vissuti corrispondenti alle limitazioni che il bambino vive. Allo stesso modo una difficoltà relazionale dovuta ad esperienze negative esperite, può avere una ricaduta sul normale sviluppo evolutivo del bambino sia in ambito motorio che cognitivo.
Il parallelo supporto alle figure educative permetterà di capire le difficoltà del bambino, accettarne i limiti, adattarsi alle nuove esigenze evolutive e implementare lo sviluppo e la relazione con stimoli adeguati.
BOTTONCINO
Logopedia
La Logopedia si occupa di attività dirette alla prevenzione, alla valutazione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie del linguaggio e della comunicazione.
Lo sviluppo del linguaggio è un motore trascinate per la comunicazione e interdipendente allo sviluppo motorio. Dal movimento nasce la curiosità, l’esplorazione, la conoscenza degli oggetti e dei rapporti spazio-temporali. La motivazione è un altro fattore trainante lo sviluppo armonico del bambino.
Ritardi motori e ritardi di linguaggio possono influenzarsi reciprocamente e portare anche ad un ritiro comunicativo, senso di inadeguatezza rispetto ai pari, isolamento relazionale.
L’intelligenza si sviluppa nelle componenti comunicative, motorie, affettive, sociali, cognitive, pertanto è importante che il bambino possa accedere a tutte queste funzioni per raggiungere il proprio livello di sviluppo senza perdere step evolutivi fondamentali.
Principali difficoltà dello sviluppo del linguaggio:
- Ritardo di linguaggio ricettivo-espressivo
- Difficoltà articolatorie di linguaggio
- Difficoltà di comprensione
- Balbuzie
La logopedia si occupa anche della riabilitazione dei disturbi di apprendimento.
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ADOLESCENTI
L’adolescenza è un momento molto importante e delicato della vita nella quale il ragazzo/a deve gestire importanti cambiamenti, corporei, emotivi, cognitivi, relazionali e identitari.
A causa di tutte queste trasformazioni che si verificano sia a livello biologico che a livello sociale, gli adolescenti avvertono una profonda necessità di definirsi, di chiarire chi sono e quali sono le cose in cui credono, al fine di costruire un’identità personale. Le trasformazioni corporee, il bisogno di sentirsi accettati da coetanei e di trovare nuovi modelli di riferimento, assieme all’esigenza di raggiungere una maggiore autonomia dalla famiglia rendono questo periodo particolarmente complesso, mettendo a dura prova non solo l’adolescente ma anche l’intero nucleo familiare.
I genitoripossono trovarsi smarriti di fronte ad un figlio che non riconoscono più e avere difficoltà a decifrare i comportamenti apparentemente incomprensibili.
Liti continue in famiglia, fallimenti a scuola, isolamento, comportamenti a rischio, abuso di sostanze, dipendenza da internet e dai social, difficoltà nel rapporto con il cibo e nella gestione degli impulsi sono alcuni dei modi attraverso cui gli adolescenti esprimono il loro disagio.
I segnali possono essere transitori oppure possono cronicizzarsi e sfociare in patologie più strutturate. E’quindi fondamentale accogliere i primi sintomi di sofferenza e accompagnare questa fase complessa della crescita attraverso un percorso psicologico per l’adolescente e, contemporaneamente, intraprendere un sostegno per i genitori che li aiuti a dare significato ai rapidi cambiamenti presenti nel figlio e ad attivare strategie efficaci per affrontarli.
Il percorso di sostegno psicologico per l’adolescente fornisce uno spazio di ascolto e di costruzione di una relazione di fiducia che favorisce l’elaborazione del disagio sperimentato. La comprensione delle potenti trasformazioni che caratterizzano il momento evolutivo del ragazzo/a e il lavoro di consapevolezza su se stesso, sul suo specifico funzionamento emotivo, mentale e relazionale nei differenti contesti di vita, facilitano l’individuazione di strategie comportamentali e comunicative maggiormente efficaci e funzionali.
Nel percorso sono coinvolti i genitori, se necessario la scuola o altre agenzie di cura, in accordo con l’adolescente. In base alla specifica situazione il percorso può prevedere interventi e strumenti diversi tra cui: colloqui con l’adolescente e i genitori, valutazione psicodiagnostica, sostegno psicologico e/o psicoterapia rivolti all’adolescente, sostegno alla genitorialità.
In alcuni casi, quando gli adolescenti presentano disturbi simili tra loro o problematiche legate al periodo evolutivo che stanno vivendo, può essere utile un intervento di gruppo che potenzi il cambiamento fungendo da rispecchiamento tra sé e l’altro, oltre ad essere di per sé un acceleratore dei processi trasformativi individuali e gruppali.
Richieste più frequenti di trattamento
- Problemi comportamentali e relazionali
- Problemi di autostima
- Disturbi della condotta alimentare
- Disturbi del sonno
- Dipendenze tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Dipendenza affettiva
- Elaborazione del trauma
- Problematiche cognitive e scolastiche
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi psicosomatici
- Disagi psicologici legati a patologie organiche
BOTTONCINO
Valutazione neuropsichiatrica infantile
La neuropsichiatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi del neurosviluppo e della psicopatologia nella fascia di età 0-18 anni.
L’anamnesi accurata permette di individuare patologie insorte in epoca pre-peri postnatale, di conoscere lo sviluppo del bambino o dell’adolescente, gli step evolutivi raggiunti o in ritardo, la presenza di eventi traumatici fisici o psichici, gli accudimenti parentali, l’attaccamento, le modalità relazionali familiari, lo stile educativo. Conoscere inoltre gli investimenti relativi alla scuola o le loro eventuali difficoltà, la socializzazione, il coinvolgimento e la motivazione o lo scarso interesse verso la vita, le caratteristiche personologiche, aiutano a comprendere ciò che ha determinato o aggravato la sintomatologia presente.
L’esame clinico permette di aggiungere elementi fondamentali per la diagnosi, così pure la somministrazione di test. A seconda dei casi può essere necessaria la richiesta di accertamenti clinico-strumentali per chiarire l’eziopatogenesi del disturbo.
L’intervento che si propone tiene sempre conto del sistema bambino/adolescente- famiglia-scuola- società, visione che permette di dare senso al processo di cura e ad estendere il benessere raggiunto in ogni luogo e momento della propria vita.
Principali disturbi che richiedono la consultazione:
- Patologie organiche di pertinenza neuropsichiatrica
- Disturbi dello spettro autistico
- Ritardo cognitivo
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Difficoltà di linguaggio
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi alimentari, difficoltà di svezzamento, selettività, scarso interesse verso il cibo
- Disturbi del sonno, pavour notturno
- Disturbi di regolazione
- Disturbi psicosomatici
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi dell’umore
- Attacchi di panico
- Problemi di autostima
- Disturbi da dipendenza da tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Disturbi di personalità
BOTTONCINO
Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
BOTTONCINO
Sostegno scolastico
BOTTONCINO
Valutazione psicodiagnostica
BOTTONCINO
Sostegno psicologico
BOTTONCINO
Psicoterapia individuale
BOTTONCINO
Psicoterapia di Gruppo
BOTTONCINO
EMDR psicoterapia del trauma
BOTTONE
FAMIGLIA
Tutti noi ci portiamo dentro un’esperienza di famiglia o di comunità in cui siamo stati cresciuti. Da quell’esperienza positiva o negativa che sia stata, nasce il bisogno di generare e condividere con il proprio partner una nuova famiglia. All’interno di essa i singoli membri cercano riconoscimento e amore e, per i bambini e i ragazzi, queste istanze sono fondamentali per la costruzione del proprio sé. Si possono creare legami sani, ma anche disfunzionali, i genitori possono avere una storia pesante alle spalle, non risolta, che diventa ingombrante. Quando la sofferenza di un membro della famiglia che può essere il catalizzatore delle sofferenze degli altri componenti, oppure la sofferenza di più persone del nucleo familiare diventano durature e perseveranti, può essere il momento di chiedere aiuto a uno specialista.
BOTTONCINO
Sostegno alla genitorialità
L’atto generativo, il desiderio di maternità e paternità, nelle diverse forme che gli attuali sviluppi scientifici permettono, è da sempre un istinto sano e naturale. Essere genitori in questo ultimo ventennio ha comportato una serie di trasformazioni della famiglia e del modo di fare i genitori: dalle modifiche dei ruoli genitoriali, dal demandare parte dell’educazione dei figli alle istituzioni, dalla presenza delle nuove tecnologie che hanno modificato il modo in cui li si crescono.
Questo tipo di intervento viene offerto ai genitori che si trovano in un momento di difficoltà nella crescita e nella comunicazione con un figlio. I colloqui mirano a portare una maggiore consapevolezza dei propri stili educativi, non sempre concordanti, a migliorare la comunicazione in famiglia e all’instaurare un vero dialogo con i propri figli. Attraverso la condivisione di specifiche strategie e di strumenti idonei ai singoli componenti della famiglia si potranno identificare percorsi di cura che porteranno a un maggiore equilibrio genitoriale-familiare.
BOTTONCINO
Psicoterapia della famiglia
La terapia familiare è un approccio che individua nelle convocazioni dell’intero nucleo familiare, o di alcuni suoi membri, insieme al paziente, sia esso bambino o adulto, una potente risorsa per il cambiamento e il miglioramento della sintomatologia psicologica.
Gli esseri umani si sviluppano e si muovono all’interno di reti di relazioni significative che contribuiscono ad influenzare il nostro cammino e a determinare una parte rilevante del nostro modo di essere nel mondo, delle nostre risorse e delle nostre fatiche. In quest’ottica sistemica, i sintomi sono intesi come una possibile modalità di comunicazione, per quanto disfunzionale, della sofferenza che il paziente sente, ma non è ancora in grado di esprimere direttamente in parole, e i familiari sono tra i destinatari privilegiati di questa comunicazione.
I familiari possono essere convocati e attraverso la “testimonianza” possono essere di stimolo nell’arrivare ad una consapevolezza del problema, contribuendo con la loro visione alla definizione della difficoltà e alla ricerca collaborativa di una soluzione, specialmente quando questa problematica abbia radici primariamente relazionali.
BOTTONE
ADULTI
Gli adulti sono sia i giovani che si sono appena affacciati nel mondo dell’adultità, che le persone più mature con una vita già avviata e vissuta. I più giovani si trovano spesso col problema legato al lavoro, alla creazione di una loro identità, al desiderio di creare una loro vita indipendente dai genitori e dai modelli ricevuti.
Le persone più mature possono attraversare momenti in cui le certezze appaiono “traballare” o possono trovarsi in una situazione di crisi causata da traumi o da sofferenze rimaste “sommerse”. Anche la costituzione di una nuova famiglia o la fine di una relazione sentimentale può mettere in difficoltà il precedente l’equilibrio.
A volte l’origine del malessere non è così chiaro e può esprimersi attraverso la tristezza, l’ansia o problemi relazionali e affettivi. Mediante una relazione terapeutica con uno psicologo o uno psicoterapeuta si potrà raggiungere una maggior consapevolezza degli eventi di vita che hanno portato alla sofferenza attuale e recuperare le risorse e le strategie per raggiungere un miglior benessere.
Il nostro modello di lavoro ci ha portato ad offrire diversi approcci di cura a seconda dei bisogni e delle caratteristiche delle persone. Il nostro centro propone percorsi terapeutici volti a migliorare una condizione di disagio, che facilitino la consapevolezza e che integrino parti di sé, portando ad un miglioramento della propria qualità di vita nei vari contesti. Il primo contatto telefonico e/o un primo colloquio potranno essere chiarificatori rispetto al trattamento più consono per sé. A seconda dei casi potrà essere presa in considerazione una valutazione psicodiagnostica; i modi e i tempi della terapia verranno decisi nei primi colloqui e saranno sempre condivisi.
Principali disturbi trattati:
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Attacchi di panico
- Disturbi alimentari
- Disturbi del sonno
- Dipendenze affettive
- Dipendente tecnologiche
- Disturbi sessuali
- Disturbi di personalità
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Valutazione psicodiagnostica
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Sostegno psicologico individuale
Il sostegno psicologico mira ad affrontare un momento critico che la persona sta vivendo e che richiede l’intervento focalizzato su un problema specifico. Insieme allo psicologo o psicotetapeuta verranno stabiliti gli obiettivi della cura definendo gli elementi centrali della attuale crisi. Saranno considerati anche i tempi di massima utili a ristabilire l’equilibrio perduto e a raggiungere un miglior stato di benessere. In alcuni casi può succedere che la persona, superate le difficoltà più emergenti, decida di proseguire il suo percorso con una psicoterapia che intervenga ad un livello più profondo di consapevolezza e di cambiamento.
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Psicoterapia individuale
Quando le difficoltà perdurano da tempo o hanno fatto emergere questioni profonde o sono intervenuti fattori traumatici che richiedono il bisogno di un cambiamento strutturale, la psicoterapia è il percorso più idoneo. Essa si occupa del disagio psicologico nelle sue diverse forme favorendo un adattamento più consapevole alla vita. La relazione terapeutica di cura, attraverso un processo attivo e creativo, potrà affrontare i diversi ambiti della vita della persona. La finalità della psicoterapia è di integrare le diverse parti di sé portando ad una maggiore consapevolezza delle fatiche e delle risorse, stabilendo insieme le migliori strategie da mettere in campo per trovare un buon adattamento e una crescita personale volta ad ampliare il senso della propria vita.
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Psicoterapia di coppia
Il naturale bisogno di essere coppia è insito nell’uomo e ci porta a condividere pezzi di vita, nell’interesse e nell’attrazione dell’altro in quanto diverso da noi, nel desiderio di creare, progettare e condividere un benessere. Quando una coppia si costituisce e quando ha una storia di anni diventa qualcosa di altro dai singoli individui che la compongono. La coppia è dunque un sistema che funziona con le sue regole, le sue caratteristiche, le sue condivisioni, le sue implicite ed esplicite forme di stare insieme.
In particolari momenti critici, l’equilibrio della coppia può destabilizzarsi e i presupposti su cui si era creata possono vacillare. Così possono insorgere problemi di natura sessuale, litigi frequenti, difficoltà di comunicazione, si può percepire l’altro come indifferente o non disponibile. Eventi come il matrimonio, la nascita dei figli, la malattia o la perdita di un genitore possono creare incomprensioni e senso di smarrimento portando ad una situazione di crisi dove si avverte il bisogno di un aiuto.
La terapia con la coppia si pone l’obiettivo di favorire l’individuazione delle dinamiche relazionali, che generano disagi e malesseri al fine di individuare nuove e più adeguate modalità comunicative. L’esperienza dei due partner in terapia sarà uno strumento utile per conoscere gli impliciti dei loro messaggi disfunzionali e cogliere i desideri non esplicitati. L’incontro in terapia sarà anche uno stimolo a co-creare nuovi modi di stare assieme con il desiderio reciproco di incontrare e di amare l’altro anche alla luce dei nuovi bisogni e desideri emergenti.
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CLINICA
Le Radici del Corpo offre un intervento multidisciplinare e integrato per accogliere le difficoltà emergenti del sistema famiglia e valutare la possibilità di una presa in carico che può essere rivolta al bambino o all’adolescente o al singolo adulto.
L’equipe multidisciplinare composta da psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri, logopedisti, psicomotricisti lavora per definire un intervento personalizzato individuando le criticità che hanno portato alla consultazione, ma soprattutto rafforzando i punti di forza e favorendo il potenziamento di nuove risorse e strategie relazionali più funzionali.
Il modello di lavoro che ci guida è di tipo bio-psico-sociale ed ha una visione eclettica della cura, che integra approcci psicoterapici differenti: dalla terapia psicodinamica alla sistemico-familiare, dalla gestaltica alla bioenergetica, dalla terapia dialettico-comportamentale (DBT) alla terapia basata sul trauma (EMDR).
Questa scelta parte dal presupposto che ogni persona è diversa e si può individuare insieme il trattamento più consono ai propri bisogni, valori e attese.
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BAMBINO
Crescere un figlio è un compito difficile, che negli ultimi trent’anni, attorno alla tradizionale idea di famiglia, si porta dietro cambiamenti della struttura sociale, della cultura educativa, nonché dei diversi modi di essere “famiglia” (genitori separati, famiglie monogenitoriali, famiglie allargate, famiglie con genitori dello stesso sesso, famiglie con genitori di diversa etnia).
All’interno di un sistema familiare, semplice o complesso che sia, spesso sono i figli a presentare le problematiche e a far emergere la richiesta di aiuto; altre volte i genitori sono consapevoli della complessità che stanno affrontando, ma non sanno come “sbrogliare la matassa” e la famiglia entra in un circolo vizioso disfunzionale
Le situazioni che le famiglie si trovano ad affrontare possono essere semplici, ma non per questo prive di momenti di criticità, come la nascita di un fratellino, l’inizio della scuola, lo stabilire delle regole educative, ma possono essere momenti più complessi come la separazione dei genitori, l’introduzione di un nuovo compagno/a, un lutto o altri eventi traumatici.
I bambini possono mostrare il disagio che stanno vivendo in diversi modi: disturbi del sonno, mal di pancia frequenti, comportamento irritabile, comportamenti regressivi, calo nel rendimento scolastico, problemi di relazione con i coetanei, isolamento
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Valutazione neuropsichiatrica infantile
La neuropsichiatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi del neurosviluppo e della psicopatologia nella fascia di età 0-18 anni.
L’anamnesi accurata permette di individuare patologie insorte in epoca pre-peri postnatale, di conoscere lo sviluppo del bambino o dell’adolescente, gli step evolutivi raggiunti o in ritardo, la presenza di eventi traumatici fisici o psichici, gli accudimenti parentali, l’attaccamento, le modalità relazionali familiari, lo stile educativo. Conoscere inoltre gli investimenti relativi alla scuola o le loro eventuali difficoltà, la socializzazione, il coinvolgimento e la motivazione o lo scarso interesse verso la vita, le caratteristiche personologiche, aiutano a comprendere ciò che ha determinato o aggravato la sintomatologia presente.
L’esame clinico permette di aggiungere elementi fondamentali per la diagnosi, così pure la somministrazione di test. A seconda dei casi può essere necessaria la richiesta di accertamenti clinico-strumentali per chiarire l’eziopatogenesi del disturbo.
L’intervento che si propone tiene sempre conto del sistema bambino/adolescente- famiglia-scuola- società, visione che permette di dare senso al processo di cura e ad estendere il benessere raggiunto in ogni luogo e momento della propria vita.
Principali disturbi che richiedono la consultazione:
- Patologie organiche di pertinenza neuropsichiatrica
- Disturbi dello spettro autistico
- Ritardo cognitivo
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Difficoltà di linguaggio
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi alimentari, difficoltà di svezzamento, selettività, scarso interesse verso il cibo
- Disturbi del sonno, pavour notturno
- Disturbi di regolazione
- Disturbi psicosomatici
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi dell’umore
- Attacchi di panico
- Problemi di autostima
- Disturbi da dipendenza da tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Disturbi di personalità
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Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
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Sostegno Scolastico
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Valutazione psicodiagnostica
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Psicoterapia del bambino
La terapia col bambino prevede la presa in carico del minore tenendo in considerazione anche gli aspetti genitoriali. A seconda della situazione clinica e delle caratteristiche individuali, si terranno sedute solo col bambino o/e con i genitori presenti. Il coinvolgimento dei genitori, anche con colloqui separati, è fondamentale in quanto il terreno familiare è il primo ambiente in cui il bambino impara a muoversi e a relazionarsi; le persone che se ne prendono cura, sono coloro che meglio lo conoscono e meglio possono modificare i comportamenti disfunzionali familiari. Per il benessere del bambino sarà importante anche la rete con la scuola, in quanto l’alunno passa molte ore della sua giornata in quell’ambiente, luogo di crescita non solo relativo agli apprendimenti, ma anche agli aspetti sociali, relazionali.
Il gioco, l’espressività grafica e motoria, la costruzione di storie, sono gli strumenti utili al bambino per comunicare emozioni e difficoltà al terapeuta. I genitori saranno sostenuti nel percorso di costruzioni di competenze più efficaci ad affrontare la crisi che stanno attraversando col figlio.
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Terapia mamma-bambino
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Psicoterapia di gruppo
L’intervento di gruppo può essere indicato con i bambini che presentano problematiche simili in quanto il lavoro gruppale funge da specchio acceleratore nella risoluzione della crisi; i comportamenti disfunzionali, il confronto con i pari, il desiderio di accettazione da parte del gruppo, il rispetto delle differenze individuali, sono tutti elementi intrinseci al gruppo che favoriscono il cambiamento e il miglioramento dello stato di benessere.
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EMDR psicoterapia del trauma
Il trauma psichico rappresenta una condizione relativamente frequente nelle esperienze umane, facendo riferimento con esso ad esperienze di rottura della continuità nel senso di sicurezza e integrità personale e di prevedibilità dell’esistenza, quali incidenti, lutti, gravi malattie, eventi relazionali sfavorevoli, fino a situazioni di trascuratezza, violenza e abusi subiti. Le ricerche degli ultimi quarant’anni e l’avanzamento delle neuroscienze hanno contribuito a mostrare come il trauma possa impattare sull’individuo anche a lungo termine dopo gli eventi, con conseguenze psicologiche, nei pensieri, nelle emozioni, ma anche fisiche, negli stati e nelle manifestazioni del corpo, che porta, anche inconsapevolmente, la memoria del trauma vissuto. Occuparsi del trauma in terapia significa innanzitutto favorire il riconoscimento di queste esperienze nella propria storia di vita, individuando le connessioni tra la sofferenza del presente e gli eventi del passato, che hanno lasciato delle tracce nei disturbi attuali (senso di allerta costante, pensieri e immagini intrusivi improvvisi e ricorrenti, sensazioni di un corpo sperimentato come “estraneo”, stati di anestesia emotiva, convinzioni negative sul sé e sul mondo…). La terapia prevede l’attivazione delle risorse personali, interne e relazionali, per sostenere il percorso di recupero, utilizzando anche approcci specialistici riconosciuti nel tempo come particolarmente efficaci per i disturbi post traumatici, quali l’EMDR (eyes movement desensitization and reprocessing) e alcune tecniche di focalizzazione corporea, rilassamento, mindfulness, per contribuire all’integrazione mente-corpo funzionale al recupero di una condizione di benessere e sicurezza.
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Psicomotricità
La psicomotricità considera la persona nella sua globalità psico-corporea, si rivolge ai bambini che presentano disordini dell’espressività psicomotoria, che comprendono disturbi motori, cognitivi e relazionali che possono avere sia origine organica che non organica.
Principali disturbi che prevedono l’intervento psicomotorio:
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria (impaccio, maldestrezze)
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi degli apprendimenti (disgrafia, discalculia)
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Disturbi di regolazione
- Disturbi dello spettro autistico
- Sindromi genetiche e metaboliche
- Ritardo intellettivo
La metodologia utilizza la mediazione corporea tramite il gioco, canale di comunicazione spontaneo per il bambino, ma non solo, nell’attività psicomotoria viene utilizzato l’agito del bambino e attraverso attività simboliche, grafiche, rappresentative e dell’immaginario, si instaura la relazione con lo psicomotricista per affrontare il disagio che ha portato l’attenzione dei genitori o degli insegnanti. L’obiettivo dell’intervento è quello di favorire l’evoluzione del bambino armonizzando tra loro le diverse competenze, favorendo un processo di autonomia che ne rispetti le caratteristiche personali e motivazionali e il suo adattamento al vivere sociale.
Tra lo sviluppo del bambino, le sue conoscenze e il vissuto delle sue esperienze, vi è una interdipendenza a tal punto che le difficoltà o il ritardo in un ambito determinano una conseguenziale influenza sull’altro; un danno neurologico può limitare le capacità motorie, cognitive e condizionare i vissuti corrispondenti alle limitazioni che il bambino vive. Allo stesso modo una difficoltà relazionale dovuta ad esperienze negative esperite, può avere una ricaduta sul normale sviluppo evolutivo del bambino sia in ambito motorio che cognitivo.
Il parallelo supporto alle figure educative permetterà di capire le difficoltà del bambino, accettarne i limiti, adattarsi alle nuove esigenze evolutive e implementare lo sviluppo e la relazione con stimoli adeguati.
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Logopedia
La Logopedia si occupa di attività dirette alla prevenzione, alla valutazione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie del linguaggio e della comunicazione.
Lo sviluppo del linguaggio è un motore trascinate per la comunicazione e interdipendente allo sviluppo motorio. Dal movimento nasce la curiosità, l’esplorazione, la conoscenza degli oggetti e dei rapporti spazio-temporali. La motivazione è un altro fattore trainante lo sviluppo armonico del bambino.
Ritardi motori e ritardi di linguaggio possono influenzarsi reciprocamente e portare anche ad un ritiro comunicativo, senso di inadeguatezza rispetto ai pari, isolamento relazionale.
L’intelligenza si sviluppa nelle componenti comunicative, motorie, affettive, sociali, cognitive, pertanto è importante che il bambino possa accedere a tutte queste funzioni per raggiungere il proprio livello di sviluppo senza perdere step evolutivi fondamentali.
Principali difficoltà dello sviluppo del linguaggio:
- Ritardo di linguaggio ricettivo-espressivo
- Difficoltà articolatorie di linguaggio
- Difficoltà di comprensione
- Balbuzie
La logopedia si occupa anche della riabilitazione dei disturbi di apprendimento.
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ADOLESCENTI
L’adolescenza è un momento molto importante e delicato della vita nella quale il ragazzo/a deve gestire importanti cambiamenti, corporei, emotivi, cognitivi, relazionali e identitari.
A causa di tutte queste trasformazioni che si verificano sia a livello biologico che a livello sociale, gli adolescenti avvertono una profonda necessità di definirsi, di chiarire chi sono e quali sono le cose in cui credono, al fine di costruire un’identità personale. Le trasformazioni corporee, il bisogno di sentirsi accettati da coetanei e di trovare nuovi modelli di riferimento, assieme all’esigenza di raggiungere una maggiore autonomia dalla famiglia rendono questo periodo particolarmente complesso, mettendo a dura prova non solo l’adolescente ma anche l’intero nucleo familiare.
I genitoripossono trovarsi smarriti di fronte ad un figlio che non riconoscono più e avere difficoltà a decifrare i comportamenti apparentemente incomprensibili.
Liti continue in famiglia, fallimenti a scuola, isolamento, comportamenti a rischio, abuso di sostanze, dipendenza da internet e dai social, difficoltà nel rapporto con il cibo e nella gestione degli impulsi sono alcuni dei modi attraverso cui gli adolescenti esprimono il loro disagio.
I segnali possono essere transitori oppure possono cronicizzarsi e sfociare in patologie più strutturate. E’quindi fondamentale accogliere i primi sintomi di sofferenza e accompagnare questa fase complessa della crescita attraverso un percorso psicologico per l’adolescente e, contemporaneamente, intraprendere un sostegno per i genitori che li aiuti a dare significato ai rapidi cambiamenti presenti nel figlio e ad attivare strategie efficaci per affrontarli.
Il percorso di sostegno psicologico per l’adolescente fornisce uno spazio di ascolto e di costruzione di una relazione di fiducia che favorisce l’elaborazione del disagio sperimentato. La comprensione delle potenti trasformazioni che caratterizzano il momento evolutivo del ragazzo/a e il lavoro di consapevolezza su se stesso, sul suo specifico funzionamento emotivo, mentale e relazionale nei differenti contesti di vita, facilitano l’individuazione di strategie comportamentali e comunicative maggiormente efficaci e funzionali.
Nel percorso sono coinvolti i genitori, se necessario la scuola o altre agenzie di cura, in accordo con l’adolescente. In base alla specifica situazione il percorso può prevedere interventi e strumenti diversi tra cui: colloqui con l’adolescente e i genitori, valutazione psicodiagnostica, sostegno psicologico e/o psicoterapia rivolti all’adolescente, sostegno alla genitorialità.
In alcuni casi, quando gli adolescenti presentano disturbi simili tra loro o problematiche legate al periodo evolutivo che stanno vivendo, può essere utile un intervento di gruppo che potenzi il cambiamento fungendo da rispecchiamento tra sé e l’altro, oltre ad essere di per sé un acceleratore dei processi trasformativi individuali e gruppali.
Richieste più frequenti di trattamento
- Problemi comportamentali e relazionali
- Problemi di autostima
- Disturbi della condotta alimentare
- Disturbi del sonno
- Dipendenze tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Dipendenza affettiva
- Elaborazione del trauma
- Problematiche cognitive e scolastiche
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi psicosomatici
- Disagi psicologici legati a patologie organiche
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Valutazione neuropsichiatrica infantile
La neuropsichiatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi del neurosviluppo e della psicopatologia nella fascia di età 0-18 anni.
L’anamnesi accurata permette di individuare patologie insorte in epoca pre-peri postnatale, di conoscere lo sviluppo del bambino o dell’adolescente, gli step evolutivi raggiunti o in ritardo, la presenza di eventi traumatici fisici o psichici, gli accudimenti parentali, l’attaccamento, le modalità relazionali familiari, lo stile educativo. Conoscere inoltre gli investimenti relativi alla scuola o le loro eventuali difficoltà, la socializzazione, il coinvolgimento e la motivazione o lo scarso interesse verso la vita, le caratteristiche personologiche, aiutano a comprendere ciò che ha determinato o aggravato la sintomatologia presente.
L’esame clinico permette di aggiungere elementi fondamentali per la diagnosi, così pure la somministrazione di test. A seconda dei casi può essere necessaria la richiesta di accertamenti clinico-strumentali per chiarire l’eziopatogenesi del disturbo.
L’intervento che si propone tiene sempre conto del sistema bambino/adolescente- famiglia-scuola- società, visione che permette di dare senso al processo di cura e ad estendere il benessere raggiunto in ogni luogo e momento della propria vita.
Principali disturbi che richiedono la consultazione:
- Patologie organiche di pertinenza neuropsichiatrica
- Disturbi dello spettro autistico
- Ritardo cognitivo
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Difficoltà di linguaggio
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi alimentari, difficoltà di svezzamento, selettività, scarso interesse verso il cibo
- Disturbi del sonno, pavour notturno
- Disturbi di regolazione
- Disturbi psicosomatici
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi dell’umore
- Attacchi di panico
- Problemi di autostima
- Disturbi da dipendenza da tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Disturbi di personalità
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Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
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Sostegno scolastico
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Valutazione psicodiagnostica
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Sostegno psicologico
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Psicoterapia individuale
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Psicoterapia di Gruppo
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EMDR psicoterapia del trauma
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FAMIGLIA
Tutti noi ci portiamo dentro un’esperienza di famiglia o di comunità in cui siamo stati cresciuti. Da quell’esperienza positiva o negativa che sia stata, nasce il bisogno di generare e condividere con il proprio partner una nuova famiglia. All’interno di essa i singoli membri cercano riconoscimento e amore e, per i bambini e i ragazzi, queste istanze sono fondamentali per la costruzione del proprio sé. Si possono creare legami sani, ma anche disfunzionali, i genitori possono avere una storia pesante alle spalle, non risolta, che diventa ingombrante. Quando la sofferenza di un membro della famiglia che può essere il catalizzatore delle sofferenze degli altri componenti, oppure la sofferenza di più persone del nucleo familiare diventano durature e perseveranti, può essere il momento di chiedere aiuto a uno specialista.
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Sostegno alla genitorialità
L’atto generativo, il desiderio di maternità e paternità, nelle diverse forme che gli attuali sviluppi scientifici permettono, è da sempre un istinto sano e naturale. Essere genitori in questo ultimo ventennio ha comportato una serie di trasformazioni della famiglia e del modo di fare i genitori: dalle modifiche dei ruoli genitoriali, dal demandare parte dell’educazione dei figli alle istituzioni, dalla presenza delle nuove tecnologie che hanno modificato il modo in cui li si crescono.
Questo tipo di intervento viene offerto ai genitori che si trovano in un momento di difficoltà nella crescita e nella comunicazione con un figlio. I colloqui mirano a portare una maggiore consapevolezza dei propri stili educativi, non sempre concordanti, a migliorare la comunicazione in famiglia e all’instaurare un vero dialogo con i propri figli. Attraverso la condivisione di specifiche strategie e di strumenti idonei ai singoli componenti della famiglia si potranno identificare percorsi di cura che porteranno a un maggiore equilibrio genitoriale-familiare.
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Psicoterapia della famiglia
La terapia familiare è un approccio che individua nelle convocazioni dell’intero nucleo familiare, o di alcuni suoi membri, insieme al paziente, sia esso bambino o adulto, una potente risorsa per il cambiamento e il miglioramento della sintomatologia psicologica.
Gli esseri umani si sviluppano e si muovono all’interno di reti di relazioni significative che contribuiscono ad influenzare il nostro cammino e a determinare una parte rilevante del nostro modo di essere nel mondo, delle nostre risorse e delle nostre fatiche. In quest’ottica sistemica, i sintomi sono intesi come una possibile modalità di comunicazione, per quanto disfunzionale, della sofferenza che il paziente sente, ma non è ancora in grado di esprimere direttamente in parole, e i familiari sono tra i destinatari privilegiati di questa comunicazione.
I familiari possono essere convocati e attraverso la “testimonianza” possono essere di stimolo nell’arrivare ad una consapevolezza del problema, contribuendo con la loro visione alla definizione della difficoltà e alla ricerca collaborativa di una soluzione, specialmente quando questa problematica abbia radici primariamente relazionali.
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ADULTI
Gli adulti sono sia i giovani che si sono appena affacciati nel mondo dell’adultità, che le persone più mature con una vita già avviata e vissuta. I più giovani si trovano spesso col problema legato al lavoro, alla creazione di una loro identità, al desiderio di creare una loro vita indipendente dai genitori e dai modelli ricevuti.
Le persone più mature possono attraversare momenti in cui le certezze appaiono “traballare” o possono trovarsi in una situazione di crisi causata da traumi o da sofferenze rimaste “sommerse”. Anche la costituzione di una nuova famiglia o la fine di una relazione sentimentale può mettere in difficoltà il precedente l’equilibrio.
A volte l’origine del malessere non è così chiaro e può esprimersi attraverso la tristezza, l’ansia o problemi relazionali e affettivi. Mediante una relazione terapeutica con uno psicologo o uno psicoterapeuta si potrà raggiungere una maggior consapevolezza degli eventi di vita che hanno portato alla sofferenza attuale e recuperare le risorse e le strategie per raggiungere un miglior benessere.
Il nostro modello di lavoro ci ha portato ad offrire diversi approcci di cura a seconda dei bisogni e delle caratteristiche delle persone. Il nostro centro propone percorsi terapeutici volti a migliorare una condizione di disagio, che facilitino la consapevolezza e che integrino parti di sé, portando ad un miglioramento della propria qualità di vita nei vari contesti. Il primo contatto telefonico e/o un primo colloquio potranno essere chiarificatori rispetto al trattamento più consono per sé. A seconda dei casi potrà essere presa in considerazione una valutazione psicodiagnostica; i modi e i tempi della terapia verranno decisi nei primi colloqui e saranno sempre condivisi.
Principali disturbi trattati:
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Attacchi di panico
- Disturbi alimentari
- Disturbi del sonno
- Dipendenze affettive
- Dipendente tecnologiche
- Disturbi sessuali
- Disturbi di personalità
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Valutazione psicodiagnostica
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Sostegno psicologico individuale
Il sostegno psicologico mira ad affrontare un momento critico che la persona sta vivendo e che richiede l’intervento focalizzato su un problema specifico. Insieme allo psicologo o psicotetapeuta verranno stabiliti gli obiettivi della cura definendo gli elementi centrali della attuale crisi. Saranno considerati anche i tempi di massima utili a ristabilire l’equilibrio perduto e a raggiungere un miglior stato di benessere. In alcuni casi può succedere che la persona, superate le difficoltà più emergenti, decida di proseguire il suo percorso con una psicoterapia che intervenga ad un livello più profondo di consapevolezza e di cambiamento.
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Psicoterapia individuale
Quando le difficoltà perdurano da tempo o hanno fatto emergere questioni profonde o sono intervenuti fattori traumatici che richiedono il bisogno di un cambiamento strutturale, la psicoterapia è il percorso più idoneo. Essa si occupa del disagio psicologico nelle sue diverse forme favorendo un adattamento più consapevole alla vita. La relazione terapeutica di cura, attraverso un processo attivo e creativo, potrà affrontare i diversi ambiti della vita della persona. La finalità della psicoterapia è di integrare le diverse parti di sé portando ad una maggiore consapevolezza delle fatiche e delle risorse, stabilendo insieme le migliori strategie da mettere in campo per trovare un buon adattamento e una crescita personale volta ad ampliare il senso della propria vita.
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Psicoterapia di coppia
Il naturale bisogno di essere coppia è insito nell’uomo e ci porta a condividere pezzi di vita, nell’interesse e nell’attrazione dell’altro in quanto diverso da noi, nel desiderio di creare, progettare e condividere un benessere. Quando una coppia si costituisce e quando ha una storia di anni diventa qualcosa di altro dai singoli individui che la compongono. La coppia è dunque un sistema che funziona con le sue regole, le sue caratteristiche, le sue condivisioni, le sue implicite ed esplicite forme di stare insieme.
In particolari momenti critici, l’equilibrio della coppia può destabilizzarsi e i presupposti su cui si era creata possono vacillare. Così possono insorgere problemi di natura sessuale, litigi frequenti, difficoltà di comunicazione, si può percepire l’altro come indifferente o non disponibile. Eventi come il matrimonio, la nascita dei figli, la malattia o la perdita di un genitore possono creare incomprensioni e senso di smarrimento portando ad una situazione di crisi dove si avverte il bisogno di un aiuto.
La terapia con la coppia si pone l’obiettivo di favorire l’individuazione delle dinamiche relazionali, che generano disagi e malesseri al fine di individuare nuove e più adeguate modalità comunicative. L’esperienza dei due partner in terapia sarà uno strumento utile per conoscere gli impliciti dei loro messaggi disfunzionali e cogliere i desideri non esplicitati. L’incontro in terapia sarà anche uno stimolo a co-creare nuovi modi di stare assieme con il desiderio reciproco di incontrare e di amare l’altro anche alla luce dei nuovi bisogni e desideri emergenti.
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EMDR psicoterapia del trauma
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